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De Wave: nuova sede e almeno 20 assunzioni

Genova

Genova – Fatturato in crescita a quasi 300 milioni di euro contro i 230 del 2021, la quarta acquisizione dell’anno chiusa a breve, un piano di espansione che ne prevede almeno altrettante nel 2023 con un occhio agli Stati Uniti. Poi altre assunzioni e l’apertura della nuova sede a Genova.

 

Il gruppo De Wave, leader europeo nell’allestimento navale (dalle cabine ai bagni, dalle aree pubbliche al catering), base nel capoluogo ligure e uffici e centri operativi in Italia, Polonia, Germania, Francia, Finlandia, più Miami e Singapore, controllato dal fondo Platinum equity, spinge l’acceleratore sulla crescita e si prepara ad archiviare «un 2022 incredibile» come lo definisce l’amministratore delegato Riccardo Pompili.

 

C’è un’altra acquisizione in vista entro l’anno?
«Nel 2022 ne abbiamo fatte tre: Mobil Line, Tecnavi e Fcr in Finlandia. A novembre dovremmo definirne un’altra. Una realtà genovese tra i 5 e i 6 milioni di fatturato, ma interessante per il nostro settore perché opera in una nicchia che come gruppo non coprivamo. Fa parte della nostra strategia non acquisire competitor, ma allargare il range di prodotto con aziende attive nel pacchetto hotel e impiantistica ma che fanno cose che noi oggi non facciamo».

 

Guardate all’Italia o all’estero?
«Sia in Italia che all’estero: l’Europa e anche gli Usa. Una delle acquisizioni a cui stiamo lavorando è una realtà statunitense attiva nell’impiantistica. Stiamo ancora discutendo, ci auguriamo che nel 2023 questa operazione possa vedere la luce».

 

A Genova è pronta la nuova sede?
«Sarà inaugurata fra gennaio e febbraio: tremila metri quadrati alla Nuova Darsena, non lontano dalla sede attuale al Wtc. Ci permetterà di raggruppare 250 persone su un unico piano e sarà qualcosa di molto innovativo per la città».

 

Quante assunzioni sono previste?
«Una ventina di persone dovrebbero entrare il prossimo anno solo sulla sede di Genova e poi non è escluso che verranno rafforzati anche i comparti produttivi. Ad esempio stiamo cercando personale a Vicenza, dove facciamo carpenteria metallica, ma fatichiamo a trovare figure specializzate. Oggi abbiamo in tutto 900 dipendenti diretti, nel 2023 e 2024 prevediamo un incremento importante a livello di organico, legato agli importanti carichi di lavoro che abbiamo già nel portafoglio ordini e ad una serie di trattative che ci auguriamo possano presto portare un aumento consistente del fatturato».

 

Quanto pesano inflazione e incremento del costo delle materie prime?
«Il 2022 è stato un anno incredibile, con margini e risultati importanti, ma che risentono pesantemente dell’incremento del costo dei materiali. Siamo un gruppo grande e solido e abbiamo scelto di fare da diga assorbendo gli aumenti sulla filiera per non farli pesare sui clienti e non mettere in difficoltà i fornitori, ma è necessario un intervento pubblico».

 

Il 2022 a quasi 300 milioni di fatturato. Nel 2023?
«Le previsioni sono di un’ulteriore crescita. Siamo di fronte ad un boom del refitting e delle nuove costruzioni di navi. Vediamo sole all’orizzonte, non nuvole, dopo gli anni difficili 2020 e 2021».

Il prossimo anno?

«Il piano di acquisizioni proseguirà soprattutto nel 2023. Abbiamo diverse trattative in corso, cinque o sei».

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